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author | Timothy Pearson <[email protected]> | 2011-12-03 11:05:10 -0600 |
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committer | Timothy Pearson <[email protected]> | 2011-12-03 11:05:10 -0600 |
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diff --git a/tde-i18n-it/docs/tdenetwork/kppp/security.docbook b/tde-i18n-it/docs/tdenetwork/kppp/security.docbook new file mode 100644 index 00000000000..3e7298d8645 --- /dev/null +++ b/tde-i18n-it/docs/tdenetwork/kppp/security.docbook @@ -0,0 +1,140 @@ +<chapter id="security"> +<title +>&kppp; e la sicurezza</title> + +<para +>Questa sezione si rivolge principalmente a superutenti (<systemitem +>root</systemitem +>) con alte richieste di sicurezza, o semplicemente a persone interessate nella parte tecnica. Non è necessario leggere questa sezione se usi &Linux; a casa, sebbene potresti in ogni caso imparare qualcosa.</para> + +<sect1 id="security-restricting-access"> +<title +>Restringere l'accesso a &kppp;</title> + +<para +>Un amministratore di sistema potrebbe voler restringere l'accesso a chi dovrebbe poter usare &kppp;. Ci sono due modi per far ciò.</para> + +<sect2 id="security-group-permissions"> +<title +>Restringere l'accesso con i permessi del gruppo</title> + +<para +>Crea un nuovo gruppo (puoi chiamarlo ⪚ <systemitem +>dialout</systemitem +> o qualcosa di simile), e inserisci nel gruppo ogni utente che dovrebbe poter usare &kppp;. Digita quindi al prompt:</para> + +<screen +><prompt +>#</prompt +> <userinput +><command +>chown</command +> <option +>root.dialout</option +> <filename +>/opt/kde/bin/kppp</filename +></userinput> +<prompt +>#</prompt +> <userinput +><command +>chmod</command +> <option +>4750</option +> <filename +>/opt/kde/bin/kppp</filename +></userinput +> +</screen> + +<para +>Ciò assume che &kde; è stato installato in <filename class="directory" +> /opt/kde/</filename +> e che il nuovo gruppo è chiamato <systemitem +>dialout</systemitem +>.</para> + +</sect2> + +<sect2 id="security-kppps-way"> +<title +>Restringere l'accesso nel modo di &kppp;</title> + +<para +>Prima di tutto, &kppp; controlla se esiste un file chiamato <filename +>/etc/kppp.allow</filename +>. Se questo file esiste, solo gli utenti nominati in questo file possono effettuare connessioni. Questo file deve essere leggibile da tutti (ma ovviamente <emphasis +>NON</emphasis +> scrivibile). Solo i nomi di utenti sono riconosciuti, così non puoi usare <acronym +>UID</acronym +> in questo file. Qui vi è un breve esempio:</para> + +<screen +># /etc/kppp.allow +# le linee di commento come questa sono ignorate +# così come le linee vuote + +federico +carlo +daisy +</screen> + +<para +>Nell'esempio sopra, solo gli utenti <systemitem +>federico</systemitem +>, <systemitem +>carlo</systemitem +> e <systemitem +>daisy</systemitem +> possono effettuare connessioni, così come gli utenti con un <acronym +>UID</acronym +> uguale a 0 (così non devi elencare <quote +>root</quote +> esplicitamente nel file).</para> + +</sect2> + +</sect1> + +<sect1 id="security-why-suid"> +<title +>&kppp; ha il bit <acronym +>SUID</acronym +> attivo? E la sicurezza?</title> + +<para +>È virtualmente impossibile scrivere un programma per la connessione senza il bit <acronym +>SUID</acronym +> che sia allo stesso tempo sicuro e facile da usare da parte di utenti inesperti. &kppp; cerca di risolvere i problemi di sicurezza con la seguente strategia.</para> + +<itemizedlist> +<listitem> +<para +>Subito dopo l'avvio del programma, &kppp; effettua un fork.</para> +</listitem> +<listitem> +<para +>Il processo master, che gestisce tutte le operazioni dell'interfaccia grafica (come l'interazione con l'utente), perde lo stato <acronym +>SUID</acronym +> dopo il fork, e viene così eseguito con i normali privilegi dell'utente.</para> +</listitem> +<listitem> +<para +>Il processo slave mantiene i suoi privilegi, ed è responsabile di tutte le azioni che richiedono i privilegi di <systemitem +>root</systemitem +>. Per mantenere sicura questa parte, non sono usate chiamate a librerie &kde; o &Qt;, ma solo chiamate di libreria semplici. Il codice sorgente di questo processo è corto (circa 500 linee) e ben documentato, così è semplice da controllare in cerca di falle di sicurezza.</para> +</listitem> +<listitem> +<para +>I processi master e slave comunicano l'un l'altro con le procedure <acronym +>IPC</acronym +> (Inter-Process Communication, o comunicazione interprocesso N.d.T.) standard di &UNIX;.</para> +</listitem> +</itemizedlist> + +<para +>Particolari ringraziamenti ad Harri Porten per aver scritto in modo eccellente questa parte di codice. Si pensava che fosse impossibile, ma è riuscito a scriverla in una settimana.</para> + +</sect1> + +</chapter> |